Pasta di semolato biologico 100% Cappelli

La pasta è prodotta con una semola semintegrale biologica, il semolato, meno raffinata dalla macinazione rispetto alla semola, però nutre meglio e in modo più completo grazie al maggiore contenuto di fibre, polifenoli, germe di grano e vitamine.

Le fibre alimentari contribuiscono a fornire la sensazione di sazietà, abbassando la glicemia ed il tasso di colesterolo nel sangue e, infine, facilitano il transito intestinale.

La pasta di semolato è ottenuta da una varietà antica di grano di origine toscana, il “Cappelli”, chiamato così in onore del senatore abruzzese Raffaele Cappelli, promotore della riforma agraria nei primi del Novecento.

È caratterizzato da un’alta digeribilità non avendo mai subito alterazioni genetiche dall’agricoltura moderna. Ha un elevato contenuto di amidi resistenti che arrivano inalterati nell’intestino crasso, comportando così innumerevoli benefici per il nostro organismo: dal favorire l’assorbimento di sali minerali come il calcio, alla prevenzione delle malattie intestinali.

Tipo di grano: Grano duro italiano varietà antica (Triticum durum)

Chicco del grano: Contiene semola + la parte nobile della fibra + le parti più interne dei tegumenti. Le fibre nobili arrichiscono di sostanze nutritive (fibre, polifenoli, germe di grano e vitamine).

Conformità con la legge DPR 187/2001 dando la scala dell’integrità:

  • Indice di ceneri: 0,90 < 1,35 (quantità di fibre che restano nel grano dopo la macinatura)
  • Umidità massima: 14,50%
  • Proteine minime: 11,50

Composizione del grano: Monovarietale 100% varietà Cappelli biologico

Origine: Toscana

Tempo di cottura: +10% rispetto alla semola

Quattro linee di pasta biologica

Il Pastificio Fabbri ti propone quattro linee biologiche di pasta artigianale, di cui tre di grano e una di farro.

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L'essiccazione naturale

Il metodo Fabbri

Grani antichi biologici 100% italiani e una pastificazione delicata, al bronzo

La nostra produzione è caratterizzata da una conoscenza secolare del prodotto e da un'essiccazione molto lenta: dai 3 ai 6 giorni, come nei primi del Novecento. Con la trafilatura in bronzo, si ottiene una pasta più ruvida e più porosa.